Itinerario in mountain bike: Biderosa-Berchida-Capo Comino, a cura di Giovanni Meloni

29.11.2012 22:43

Lunghezza: circa 16 Km.

Dislocamento mezzi: partenza rifugio Forestale ss 125 Km. 237; arrivo bivio ss 125 Capo Comino

Caratteristiche: attraversamento di una delle più belle zone costiere della Sardegna, in gran parte incontaminata, impreziosita dall'alternarsi di splendide spiagge bianche e dal ciottolame levigato delle piccole insenature. Si inizia attraversando l'oasi naturalistica di Biderosa, purtroppo ridimensionata dal recente incendio, fino alle splendide dune di capo Comino.

Cartografia: F. 483 sez. III Cala Liberotto, F. 483 sez. IV Siniscola.

La storia: Testimonianze del passato si incontrano facilmente nel percorso. Il sito nuragico che meglio conserva le caratteristiche dell' habitat naturale è Conca Umosa, nella vallata di Berchida.Sono presenti anche resti del periodo romano e alcuni villaggi frequentati in epoca medievale, come quello di Rempellos sempre a Berchida, entrambi facilmente raggiungibili e segnalati con appositi cartelli.

La vegetazione e la fauna: nella zona è presente la palma nana, mentre tamerici, salicornie e giunchi si trovano presso le zone umide, in gran parte salmastre. A Capo Comino splendidi esemplari di ginepro. Tra le le presenze faunistiche più interessanti di questo litorale vi è il rarissimo gabbiano corso, il falco della palude e, negli stagni costieri, sostano i fenicotteri rosa.

 

DESCRIZIONE ITINERARIO: dal rifugio della Forestale, sulla ss 125 al Km 237, entriamo nel reticolo dell'oasi e lo percorriamo
verso il mare, scendendo nella zona di Sa Mela, fino a costeggiare
lo stagno Sa Curcurica, che fiancheggiamo; lasciato lo stesso alle spalle, puntiamo dritti verso il mare, le indicazioni ci invitano a visitare le prime oasi litorali dopodichè, tornando sulla sterrata, incontriamo lo stagno Biderosa (punto di sosta del fenicottero rosa); a Nord Est vediamo una carrareccia che sale verso il M.Biderosa q. 176, punto trigonometrico; visitato lo stagno torniamo sulla bianca spiaggia, che intervallata da ciottoli, ci costringe a camminare o tornare verso l'interno sempre puntando verso Nord; poco dopo, superato il confine dell'oasi segnato da Pedra Marchesa, piccolo scoglio sul mare a 100 metri dal litorale, ci affacciamo alla bellissima spiaggia di Berchida.
Dopo un breve tratto sulla sabbia incontriamo gli stagni di Sa
Salinedda e Berchida; puntando verso l'interno, seguendo la sterrata, andiamo a soffermarci sull'aspetto storico dell'escursione recandoci ai resti di Conca Umosa e Rempellos, segnalati sulla strada da dei cartelli. Effettuata la visita ai siti, abbiamo due possibilità per proseguire: o continuare sulla sterrata che da Rempellos, aggirando il Rio Berchida, ci riporta sulla spiaggia o ri-guadare il fiume per tornare dalla strada percorsa che, a ritroso, ci riporta al litorale centrale di Berchida.
A questo punto ci troviamo nella zona Sa Mandra e Pische, proseguiamo
sulla sterrata a pochi metri dal mare fino ad arrivare agli scogli Canazellu, dove la presenza di ciottoli ci costringe a tornare verso l'interno per poche decine di metri fino ad incontrare un reticolato. Tenendoci sulla destra, dopo un breve tratto di sterrata, seguiamo un sentierino, facilmente percorribile in MTB, che dopo vari saliscendi ci porta a P. dei Miolli; a Ovest vediamo la punta più alta della zona, P.ta Ioanneddu m. 244.
Proseguiamo
fino ad arrivare alla piccola spiaggia di S'Aliterru. Qui ci si presenta la bella scogliera di Capo Comino e poco distante l'omonimo faro. Arrivati ai piedi del faro troviamo la strada asfaltata, e i sentierini pochi metri sotto consentono di goderci lo spettacolo che termina a Isola Ruja. A 100 metri dal faro possiamo anche prendere un sentierino, a piedi, che brevemente ci porta a quota 156 a P.ta Artura, da dove ammiriamo gran parte del percorso, ridiscesi dopo Isola Ruja si apre lo splendido scenario delle dune di Capo Comino alte fino a 12 metri. ( foto di Sandro Santoru )