Io non tornerò, di Gavino Poddighe.

18.04.2017 00:04

 

La mia famiglia era fuori dagli schemi, anarchica individualista, ognuno faceva quello che voleva o poteva, a natale mai visto presepe o albero (ma questo l'ho già scritto..) a Paskua mai formulato un augurio, non si usava, a 13-14 anni mentre mio padre usciva a caccia con una torma di cani io rientravo dopo aver trascorso una nottata ad ascoltare Edith Piaf con amici insonni come me, poi si andava a letto e mi alzavo attorno alle 14-15 magari a mangiare una pastasciutta fredda e salata come il sale, perche mio padre dopo aver bevuto qualche bicchierino, si dimenticava di averlo già messo abbondantemente, poi c'era mia madre ad aggiungere un'altra manciata di sale e il gioco era fatto...a quei tempi il caffè letterario era dal barbiere, dove non si andava a radersi o tagliare i capelli, ma a discutere litigare e sognare...Gianni, il Barbiere aveva qualche talento con la chitarra e prendeva lezioni da Efisio credo, un maestro elementare che vagheggiava d'andare a Roma a raggiungere Luigi, che si era fatto un buon nome come regista di film popolari, Gianni sparì, inghiottito dalle nevi del nord, Svezia credo, Efisio non raggiunse mai il regista di San Sperate, nel mentre anch'io come un personaggio di Spoon River, sognavo mondi lontani, Pinuccio Sciola, non sognava trasformava i sogni in pietra scolpita, Angelo invece dipingeva sin da ragazzino ed oggi i più bei murales della Sardegna (vedi quelli di Fonni) sono i suoi. Gianni ritornò a San Sperate dentro una bara di betulla svedese, Luigi tornò nel paese perchè, come la Deledda, voleva la fiamma,il caminetto e nel paese morì con la sua dolcissima compagna che tremava di gioia solo nell'udire i suoi passi salire le scale, perchè l'amore è tremore, trepidazione, attesa. Pinuccio se ne era andato un anno fà, troppo giovane ancora. Per quanto mi riguarda sin da ragazzino sapevo, come in una sorta di predestinazione, che non avrei potuto fare nient'altro che l'attore o giù di lì, cosa che si è realizzata con clamoroso insuccesso. Ma io non tornerò, come Gianni, come Luigi, come Efisio come Pinuccio, in quel cimitero che si è allargato a dismisura e che non riesce a contenere i sogni di musicisti, scultori, attori, contadini e barbieri .. no, io non tornerò...

Gavino Poddighe.