Trekking nautico nel Golfo di Orosei, a cura di Franco Delogu

14.12.2012 19:30

 

 

 

 
Trekking Nautico nel Golfo di Orosei

a cura di Franco Delogu

 

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nella Baia degli Smeraldi

 

Per una volta si é deciso di percorrere il Golfo di Orosei da una parte insolita: dopo tanto camminare, facciamo una passeggiata via mare, senza fatica e con tanti bagni rinfrescanti. Si potrebbe definire...un trekking nautico.

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la sera della partenza

     La partenza é dal porto di Cala Gonone verso le 18,30, quando i gommoni a noleggio rientrano alla base. Siamo in otto su un gommone da 6 metri, con motore da 40 hp. Questo significa che possiamo fare a meno della patente nautica. La partenza sarebbe potuta avvenire anche al mattino dell'indomani, ma forse é meglio così: il campo a Cala Luna é sempre un'esperienza piacevole.
     Si parte, con un mare liscio come l'olio, e senza fretta: l'andatura é serena, meditativa e contemplativa, oltre che ...risparmiosa. Dopo circa 25 minuti siamo a Cala Luna, si scaricano gli zaini e si prepara il campo all'interno del primo grottone, il più ampio e lontano dall'acqua, dunque il più asciutto.
    
Ricerca di legna per il fuoco, sistemazione del campo, e poi si da il via alla cena: arrosto e cannonau, nella migliore tradizione della Barbagia, poi chiacchiere, risate e racconti fino a tardi. L'ambiente é da favola, la luna alta, il rumore della risacca fa compagnia.

 

                  1° giorno
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La mattina comincia con una sorpresa: il gommone ha trascinato l'àncora e si é spiaggiato! In pochi minuti lo rimettiamo in mare e vuotiamo l'acqua che le onde hanno buttato a bordo. Si parte, destinazione Capo di Monte Santo, ad andatura turistica. Tutti i compagni provano a mettersi al timone, per tutti é la prima volta. Si costeggia, osservando e scattando fotografie
     Dopo circa un'ora siamo a Capo di Monte Santo, che avevamo stabilito essere il limite sud dell'escursione.
     Un' occhiata alla costa dell'Ogliastra: in lontananza vediamo la guglia di Pedra Longa, l'isolotto di Lotzorai, l'abitato di Tortolì e di Arbatax.

     Cominciamo a tornare verso nord e facciamo subito una sosta: scendiamo a terra in quella meraviglia che é il fiordo di Cala Tramontana, o Porto Quao, sbocco a mare del canyon di Bacu Maore. Qui c'é un incontro un pò ...urticante con una medusa, che viene fotografata e accuratamente evitata da chi si era già tuffato in acqua per un bagno.
     Si riparte, sempre costeggiando, immersi in una natura selvaggia e spettacolare: in breve siamo a Cala Goloritzé. La sua "aguglia" é uno spettacolo, ci accorgiamo che tra questa e un roccione al suo fianco é stato teso un cavo, e su questo si vede un acrobata che cammina in equilibrio.
     Ogni tanto ci fermiamo, per scattare, o per qualche tuffo in un '

Cala Mariolu
Bacu Mudaloru

acqua incredibile, con dei colori assurdi: si va dal turchese al celeste pastello, fino al blu scuro dove il fondale

 é coperto di scogli. Il traffico di barche e gommoni é intenso, al passaggio dei battelli di linea per le spiagge del golfo si sollevano delle grosse onde, che ci divertiamo ad affrontare di prua, con grandi sobbalzi.
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     Per l'ora di pranzo siamo molto vicini a Cala Biriola: arriviamo ad una piccola spiaggetta immediatamente a nord, scarichiamo bagagli e combriccola, poi il gommone viene ancorato a circa 30 metri dalla spiaggia. Pranzo e riposo, per circa 3 ore staremo in quest'angolo di paradiso, a dormire e a digerire (chi recupera il gommone dovrà farlo a nuoto!).
     Ripartiamo e cominciamo a risalire a nord per raggiungere Cala Sisine, dove abbiamo programmato il secondo bivacco. Altre visioni da favola!
     Tocchiamo di nuovo terra nel moletto dove si attracca per visitare la grotta del Fico, poi altra sosta sulla spiaggetta di Bacu Mudaloru, dove i nostri esploratori si scatenano nella grotticella sulla spiaggia. Quindi, dopo l'ennesimo tuffo in quell'acqua così spettacolare, arriviamo a Cala Sisine. Altro scarico di zaini, poi si getta l'àncora alla boa, a 50 metri dalla riva e ci si prepara per il secondo bivacco, mente gli ultimi visitatori, pochi per la verità, si preparano al rientro, chi a Cala Gonone chi a Santa Maria Navarrese.
     Appena la spiaggia é deserta accendiamo il fuoco e cominciamo ad

Il bosco di Biriola
l'entroterra di Cala Sisine

arrostire, in un posto che troviamo stranamente trascurato e invaso da qualche rifiuto di troppo, che si

sarebbe potuto eliminare con un minimo sforzo: ma che fa la cooperativa locale?
     La notte é comunque bella e suggestiva, chi era alla prima esperienza di notte in sacco a pelo, attorno al fuoco, ha gli occhi sognanti di chi vive una splendida avventura: é bellissimo passare la giornata a spasso tra le più belle spiagge del Mediterraneo, e poi la sera si ritrova il calore dell'amicizia, senza l'assillo del rientro.

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                   2° giornata
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Al mattino un'altra sorpresa: il gommone durante la notte, spinto dalla brezza di terra, si é liberato dall'àncora e si spostato a circa 300 metri dalla riva. Nessuno di noi é un nuotatore così forte da poterlo andare a prendere, abbiamo tutti pensato ad un paio di nostre socie del Gea ottime nuotatrici, ma...non ci sono!
     E allora dovremo aspettare l'arrivo dei primi turisti in barca, per farci dare un passaggio fino a recuperare la nostra. Nel frattempo facciamo colazione, prepariamo gli zaini, andiamo anche fino al punto di ristoro per un cappuccino. E pensiamo al tempo perso per questo incidente. Poi infine arrivano tre giovani tedeschi in gommone, chiediamo loro di  

Il bivacco in spiaggia a Cala Sisine

 trasportarci fino al nostro, e finalmente possiamo partire.

     Riprendiamo a navigare verso sud, la nostra destinazione é la Baia degli Smeraldi. Quest'angolo di paradiso si trova cica 300 metri a sud di Cala Biriola, è una baia racchiusa tra pareti di roccia, in uno scenario incredibilmente suggestivo. Ci fermiamo e stiamo per oltre un'ora a mollo, solo noi in quest'Eden, con fondali mozzafiato e un'acqua tiepida, tropicale. Esperienza indimenticabile!
    
Riprendiamo a costeggiare verso nord, immergendoci ancora nello scenario del Golfo di Orosei: la Piscina di Venere, Cala Biriola, Cala Mariolu, Cala dei Gabbiani, bagni tra acqua di cristallo e grottoni a pelo d'acqua.
     All'ora di pranzo, sbarco in stile marines a Cala Luna per una nobilissima missione: razzia di birra gelata, il sole picchia forte e abbiamo una gran sete. Riempita la cambusa torniamo in mare perché pranzeremo in un posto meno affollato di Cala Luna a quest'ora: la piccola spiaggetta di Oddoana. Qui prevediamo pranzo e riposo. Pensiamo poi di superare Cala Gonone e di avanzare fino a Cartoe e forse a Osalla di Orosei.
     Ci sistemiamo tra gli alberi della caletta e mangiamo di gusto, abbondantemente perché abbiamo portato con noi ogni ben di Dio, e le leccornie non mancano. Sulla spiaggetta solo noi e un gruppetto di canoisti.
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Nel frattempo comincia ad arrivare maretta, il gommone, all'ancora a circa 30 metri dal bagnasciuga, viene spinto in spiaggia. Alla fine decidiamo di rinunciare ad andare a Orosei e di rientrare verso le 17 a Cala Gonone, anziché alle 18-18,30 come previsto. Prevale il principio che abbiamo comunque visto il meglio, e vogliamo evitare di finire il carburante con il mare che si ingrossa. Preoccupazioni che si riveleranni inutili, il mare non si ingrosserà più di tanto, e al distributore, al porto, scopriremo di avere ancora una buona scorta di benzina.

     Questa esperienza é terminata. Non abbiamo parole per descriverla: splendida, con momenti emozionanti, vissuta tra amici, senza l'assillo del rientro la sera. Sono queste le cose che fanno bene al corpo e allo spirito. Siamo tutti d'accordo: torneremo l'anno prossimo.

Cala Goloritzé Porto Quao o Cala Tramontana